Sedia a rotelle vuota in casa. Il bonus barriere architettoniche anche per interventi di installazione o automazione di porte automatiche

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Aprire una porta senza bisogno di aiuto non sempre risulta un’azione semplice: per le persone su sedia a rotelle o per chi ha altri tipi di impedimenti alla libera deambulazione, le azioni quotidiane possono diventare una vera sfida. Nel nostro Paese il numero di persone con disabilità, ovvero che soffrono a causa di problemi di salute o di gravi limitazioni che impediscono loro di svolgere attività abituali, sono 3 milioni e 150 mila (5,2% della popolazione), cifra in costante crescita considerando il previsto invecchiamento della popolazione (Fonte: Audizione Istat del 2021).

La disabilità è dunque un tema importante che richiede una grande attenzione e tutela da parte degli Stati. Con il bonus barriere architettoniche, introdotto nel 2022 e di recente prorogato fino a fine 2025, il nostro Governo intende ridurre al massimo gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di coloro che hanno una capacità motoria ridotta in forma temporanea o permanente.

Bonus barriere architettoniche: cos’è e per quali interventi spetta

Per dare un’accelerata agli interventi a favore dell’abbattimento delle barriere architettoniche in edifici già esistenti, l’ultima legge di Bilancio (n. 197/2022) ha prorogato fino al 31 dicembre 2025 il bonus barriere architettoniche, con detrazione fiscale pari al 75% sugli interventi diretti a rimuovere limiti e ostacoli agli spostamenti o alla fruizione di servizi da parte delle persone con disabilità.

Gli interventi possono essere effettuati su case unifamiliari o su parti comuni di edifici condominiali. Sono ammessi al bonus le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, le società semplici, le associazioni tra professionisti e i soggetti che conseguono reddito d’impresa, siano essi persone fisiche, enti, società di persone o società di capitali.

L’agevolazione fiscale potrà essere portata in detrazione in cinque anni, con somme di pari importo; esistono però massimali di spesa a cui attenersi.

Le opere volte all’eliminazione delle barriere architettoniche possono riguardare diverse categorie di lavori quali:

  1. sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti)
  2. rifacimento o adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori)
  3. rifacimento di scale ed ascensori
  4. installazione di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o di piattaforme elevatrici

Per accedere al beneficio fiscale, però, gli interventi devono rispettare necessariamente i requisiti individuati dal decreto ministeriale 236/1989 in materia di prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento delle barriere architettoniche.

Le porte automatiche rientrano nel bonus barriere architettoniche?

La risposta è sì. Il bonus barriere architettoniche spetta non solo per lavori di adeguamento e ristrutturazione specifici, ma anche per interventi di automazione di impianti. Le automazioni inserite devono essere utili ad abbattere le barriere architettoniche o a sostituire un impianto esistente ed obsoleto. Il bonus è utile anche per smaltire e/o bonificare i materiali dell’impianto sostituito. Detto ciò, si evince che l’automazione di porte esistenti e l’installazione di nuove porte automatiche volte a facilitare la mobilità delle persone, rientrino a pieno titolo tra gli interventi ammessi a bonus. Inoltre le opere possono riguardare sia le porte esterne, si pensi alla porta d’accesso principale di un edificio condominiale, sia le porte interne all’abitazione.

Si tratta di un bonus importante e favorevolmente impattante sulla vita di chi ha una disabilità, perché permette anche a chi non ha grosse possibilità economiche di intraprendere dei lavori di ristrutturazione o di automazione con un aiuto consistente da parte dello Stato.

Oggi il mercato offre molte soluzioni diverse per installare una porta automatica. Dolmen da oltre 10 anni opera nel settore delle porte automatiche ed è altamente specializzata: segue tutte le fasi a 360°, dalla progettazione all’installazione, incluso il servizio di assistenza post vendita e manutenzione.

Perché scegliere un’azienda specializzata in porte automatiche?

Dolmen propone una vasta gamma di porte automatiche di alta qualità ed affidabilità superiore che vengono movimentate da azionatori TORMAX, di cui Dolmen è unico distributore ufficiale in Italia. Per rispondere alle esigenze dei propri clienti, Dolmen offre soluzioni altamente personalizzate ed effettua installazioni speciali anche in ambienti complessi. Le porte automatiche vengono progettate dopo aver visionato il luogo dell’installazione e le soluzioni offerte sono sempre chiavi in mano, sia per quanto riguarda le porte esterne che quelle interne. Scegliere un’azienda specializzata significa quindi:

  • avere sempre a disposizione consulenti preparati che propongono soluzioni tagliate su misura in base alle esigenze di progetto;
  • fare riferimento ad un solo interlocutore altamente specializzato che offre anche servizi di post vendita, assistenza e manutenzione;
  • ottenere tutta la documentazione necessaria per il rispetto della normativa Europea EN 16005 in materia di sicurezza;
  • avere assistenza per tutto il ciclo di vita della porta automatica grazie ad alla rete capillare di centri assistenza Dolmen dislocati in tutta Italia che possono effettuare manutenzione anche su porte automatiche di altre marche o modelli.

Soluzioni personalizzate per porte esterne e interne

Come detto, il bonus del 75% riguarda l’automazione sia di porte esterne che interne. Dolmen può fornire ed installare azionatori su porte a battente già esistenti, trasformando quindi facilmente l’ingresso manuale in ingresso automatico e può anche progettare, installare e garantire servizio di manutenzione su una nuova porta scorrevole automatica a una o due ante e con tante diverse finiture. Per le porte esterne di ingresso all’edificio è possibile installare in aggiunta anche sistemi domotici che garantiscono la sicurezza e il controllo degli accessi, come ad esempio tra gli altri il lettore di prossimità.

Per quanto concerne le porte interne all’appartamento, Dolmen ha studiato una innovativa porta chiamata HSD: si tratta di una porta automatica scorrevole a scomparsa che ottimizza gli spazi mantenendo libere le pareti confinanti e sfruttando un vano ad incasso nel muro che rende il sistema e il motore assolutamente invisibili. Questo per assicurare un impatto discreto dell’automazione, nel rispetto dell’estetica complessiva dell’ambiente e dell’appartamento. HSD può essere facilmente installata in pareti di cartongesso, ma è predisposta anche per l’abbinamento a materiali tradizionali (come ad esempio il legno), grazie alla varietà delle possibili finiture.

Dolmen può aiutare i progettisti e i proprietari degli immobili ad automatizzare i propri ingressi, cogliendo l’occasione di fruire del bonus fiscale messo a disposizione dal Governo italiano fino a dicembre 2025.

Contattaci per ulteriori informazioni sulle nostre soluzioni automatiche!

 

Per approfondimenti sul tema delle agevolazioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche, ti invitiamo a consultare invece il sito dell’Agenzia delle Entrate.